L’Associazione Progetto Oncologia Uman.a è un’organizzazione che si impegna nella lotta contro il cancro e nel supporto ai pazienti affetti da questa terribile malattia. Situata in Via Castelfidardo, 15 a Milano, l’associazione è facilmente accessibile grazie al suo ingresso appositamente progettato per consentire l’accesso in sedia a rotelle.
Esperienza presso Associazione Progetto Oncologia Uman.a
L'Associazione Progetto Oncologia Uman.a è un'organizzazione che si impegna nella lotta contro il cancro e nel supporto ai pazienti affetti da questa terribile malattia. Situata in Via Castelfidardo, 15 a Milano, l'associazione è facilmente accessibile grazie al suo ingresso appositamente progettato per consentire l'accesso in sedia a rotelle. Inoltre, i visitatori che necessitano di parcheggio possono contare su un parcheggio accessibile in sedia a rotelle proprio di fronte all'edificio.
L'Associazione Progetto Oncologia Uman.a rappresenta un punto di riferimento nella comunità milanese per coloro che cercano supporto, informazioni e consulenza riguardo al cancro. Il suo impegno si estende non solo ai pazienti, ma anche alle loro famiglie, offrendo un sostegno emotivo e un'ampia gamma di servizi gratuiti per facilitare il percorso di cura.
Attraverso il suo sito web, http://progettoumana.it/, l'associazione fornisce informazioni aggiornate sulle ultime scoperte scientifiche nel campo dell'oncologia, nonché sulle diverse terapie disponibili per i vari tipi di cancro. Grazie a un team di professionisti qualificati, l'Associazione Progetto Oncologia Uman.a organizza anche incontri di gruppo e consulenze individuali per aiutare i pazienti a comprendere meglio la loro situazione e a prendere decisioni informate sulla propria salute.
L'Associazione Progetto Oncologia Uman.a è un luogo di speranza, di sostegno e di ricerca di soluzioni per quelle persone che affrontano la dura battaglia contro il cancro. Con il suo impegno, la sua professionalità e la sua dedizione, l'associazione contribuisce a migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie, offrendo un'assistenza completa e un ambiente accogliente dove trovare conforto e supporto.
Se stai cercando un luogo dove trovare sostegno durante il percorso di cura del cancro, l'Associazione Progetto Oncologia Uman.a è qui per te. Contattali al numero di telefono 00263632636 per ottenere ulteriori informazioni o per fissare un appuntamento.
Informazioni su Associazione Progetto Oncologia Uman.a
- Via Castelfidardo, 15, 20121 Milano MI, Italia
- http://progettoumana.it/
- +390263632636
Vedi altro:
Recensioni e commenti di altri visitatori su
Come scoprire le recensioni e i commenti degli altri visitatori su Associazione Progetto Oncologia Uman.a per darti una visione diversificata e reale delle loro esperienze presso questa località, da prospettive oggettive e affidabili.
A causa del Covid si fa un triage nella struttura dell'ofatlmico e poi si va in oncologia come sempre molto bravi
Medici e infermieri assolutamente fantastici, tanta umanità e ottima competenza da parte di tutto lo staff grazie
Visita oncologica e ematologo. Dottori massima attenzione e disponibilità verso a noi pazienti. Un grazie
un sentito ringraziamento agli infermieri Giovanni De Falco e Cristina Mantica dell'Hospice del Fatebenefratelli che nel mese di agosto hanno assistito lo zio Renzo B.con professionalità e grandissima umanità . Nel dolore della perdita, rincuora essere capitati in un reparto organizzato con persone che fanno del loro lavoro una missione. Rossella e Graziella Rebonato
Luoghi vicini a Associazione Progetto Oncologia Uman.a
Scopri i luoghi vicini a Associazione Progetto Oncologia Uman.a qui sotto per avere una visione più completa delle destinazioni nei dintorni di questa zona a Milano.
La recensione su Recensioni di Associazione Progetto Oncologia Uman.a, Via Castelfidardo, Milano ha presentato una panoramica completa su Associazione Progetto Oncologia Uman.a, dalle informazioni di base alle caratteristiche principali. Offre una visione completa di questo luogo, evidenziandone la diversità e le sue utilità. Speriamo che l'articolo aiuti i lettori a comprendere meglio il luogo e ciò che lo rende interessante.
Mia madre è stata trattata fino a l’ultimo minuto come un corpo, non più una persona perché ormai terminale.
Non siamo stati informati dei segni e dei sintomi che indicavano la fase terminale della vita.
Spesso e volentieri abbiamo avuto scontri con il medico in quanto ci reputava persone poco collaborative, ma noi abbiamo sempre cercato di garantire il massimo della qualità della vita a mia madre.
La dottoressa, con mia madre presente, mi ha detto “non lo vedi che ha cambiato faccia”, in tono brusco.
Voleva iniziare una sedazione elastomerica, anticipando l’allettamento a cui, sicuramente, sarebbe andata incontro. Quando le ho comunicato che era mia intenzione fare la doccia a mia madre, la dottoressa mi ha detto di lavarla a letto e che mia madre era in delirio ipercinetico e di non stancarmi ad accompagnarla in bagno.
Inoltre, ha fatto pressing psicologico su me e mia madre per indirizzarci quasi a forza all’hospice, nonostante più volte le fosse stato detto che non era nostra intenzione.
Sicuramente mia madre sarebbe morta lo stesso, ma fino al penultimo giorno è stata accompagnata in bagno ed è stata lavata.
Infine, l’ultimo giorno era in stato di incoscienza, nessuno ci aveva avvertiti dei segni e sintomi della fase terminale né tantomeno che non dovevamo somministrarle la terapia abituale.
Avendo lei terapia diuretica abbiamo dovuto lavarla a letto e da lì, il rantolo, già presente, ma meno rumoroso, si è fatto più evidente.
Ormai prese dal panico abbiamo contatto i numeri dedicati.
Arrivato un medico ci ha trattati molto bruscamente e non ha spiegato chiaramente che ormai mancassero poche ore, nonostante noi lo avessimo chiesto più volte. Chiaramente ammetto che noi eravamo in stato confusionale e piuttosto che rassicurazioni abbiamo ricevuto solo risposte brusche e aggressive che hanno solo contribuito ad aumentare la nostra ansia.
Dopo nemmeno mezz’ora mia madre è venuta a mancare. Dopo che li abbiamo ricontattati il medico si è presentato subito (probabilmente stava aspettando nei dintorni).
E come ultimo regalo, ci ha quasi accusati di aver velocizzato la morte di mia madre, lavandola a letto.
Tengo precisare che mia madre era vigile, lucida e collaborante fino al suo penultimo giorno di vita. Ricordava bene ogni dettaglio della sua vita passata e presente.
Era ansiosa si, ma chi non lo sarebbe stato al posto suo?
Le era stato si dato un supporto da una psicologa, ma che ha creato più danni che altro.
C’è da dire che mia madre è sempre stata poco responsiva alle terapie oppiace e sedative, ma in ogni caso non era ingestibile, perché i momenti di agitazione non erano molto frequenti.
Non voglio criticare nemmeno le scelte terapeutiche, che sono poco incisive in questa fase della vita, ma mi sento di criticare la poca umanità e la totale inesistenza di rassicurazioni da parte dello staff.
Faccio questa recensione non per mia madre, ma affinché altre famiglie non vivano il nostro stesso disagio.